Relazione annuale 2021 del Garante Privacy

I diritti che riguardano la riservatezza e la privacy dei cittadini oggi hanno assunto un ruolo determinante. Il riferimento normativo resta il nuovo Regolamento Europeo 679/2016, ma bisogna tener conto di tutta una serie di cambiamenti economici, sociali, oltre che dell’emergenza sanitaria che ha profondamente modificato le abitudini di soggetti privati e aziende.

Bisogna inoltre considerare che il lockdown ha generato diverse deroghe alla libertà personale e intanto cresce in modo incessante la dimensione digitale che influenza in modo significativo le nostre vite.

La protezione dei dati personali e gli aspetti legati al business

In questi giorni il Garante per la Privacy ha presentato alla Camera la relazione annuale, mettendo in evidenza che il diritto alla protezione dei dati non è altro che una manifestazione di democrazia e libertà. Quello che abbiamo trascorso è stato un anno molto difficile che ha messo a dura prova la privacy, specie per ciò che riguarda i dati sanitari. Le minacce sul web sono cresciute a ritmo esponenziale, così come fenomeni paralleli, seppur minori ma comunque gravi, come ad esempio il cyberbullismo e il revenge porn.

Di fronte a questa nuova realtà si rende indispensabile procedere ad un regolamentazione globale dell’Intelligenza Artificiale, considerata anche la massiccia diffusione dello smart working. Solo in questo modo sarà possibile tutelare la posizione delle aziende. Del resto oggi la realtà digitale è posta al servizio dell’uomo, ma questo aspetto potrebbe comportare ripercussioni serie in mancanza di regole. Diversamente da quello che si potrebbe immaginare, pensare di poter agire online in assoluto anonimato non vuol dire esprimere libertà, ma generare profondo caos. Servono quindi forme di responsabilizzazione, piattaforme adeguatamente moderate e soprattutto un forte rispetto della trasparenza. Ogni azienda è quindi chiamata a prendere maggior coscienza dei dati che custodisce.

Verso una strategia difensiva

La pandemia ha messo in luce l’importanza delle piattaforme digitali ma oggi non si può più operare online senza attuare una precisa strategia difensiva. La rete infatti non può essere uno spazio caratterizzato dal puro anonimato in cui ogni violazione resta del tutto impunita. Lungo questa prospettiva si muove Seisettenove, che offre ampio supporto alle aziende, liberi professionisti e privati che intendono adeguarsi Regolamento Europeo 679/2016, con lo scopo finale di proteggere il patrimonio dei dati aziendali, cercando al contempo di mantenere alta la competitività sul mercato.

Le statistiche parlano chiaro. In seguito alla pandemia e per effetto della telematizzazione della quotidianità si è registrato un aumento, rispetto al 2019, del 132% circa di reati come cyber bullismo, furto d’identità digitale, sextorsion, pedopornografia e molto altro. Vittime di questi illeciti sono stati soprattutto giovani e aziende. Si tratta di dati allarmanti che non possono essere trascurati, specialmente rispetto ai minori, soggetti maggiormente indifesi e vulnerabili. Una riforma adeguata che interessa le garanzie offerte dalla privacy vuol dire anche infondere nei cittadini maggiore fiducia, ovvero favorire un tipo di innovazione sicura, affidabile e che metta al primo posto i diritti inviolabili e le libertà personali. In altri termini oggi la protezione efficace dei dati personali si risolve in un prezioso strumento di difesa e per riequilibrare i rapporti sociali.

Consulenza per Aziende in tema di Privacy, Gestione dei Dati Personali e GDPR

Oggi Seisettenove offre supporto ad ampio raggio a qualsiasi impresa e azienda partendo dalle esigenze effettive, in modo da poter proporre soluzioni organizzative e tecniche mirate, ovvero su misura. Tutto questo offre il grande vantaggio di essere al passo con i tempi con i nuovi metodi di digitalizzazione, ma anche di adempiere a quelli che sono gli obblighi previsti dalla legge.

A questo riguardo vengono compiute delle analisi preliminari che riguardano il sistema di privacy aziendale, la raccolta dei dati e la verifica di adeguatezza. Si procede poi con la mappatura del flussi e con la valutazione d’impatto. Le aziende potranno definire anche i processi di nomina dei Responsabili dei trattamento dati e della protezione. Sono anche previsti corsi di formazione DPO e certificati in Data Protection e GDPR.

Occorre ricordare che tutte le figure che partecipano in qualsiasi misura al trattamento dei dati devono infatti essere adeguatamente formate prima di poter essere coinvolte nelle varie attività. Le aziende che non si sono ancora adeguate alle nuove norme di settore devono provvedere senza esitazioni, non solo per poter essere competitive e soprattutto, ma anche per non incorrere in pesanti sanzioni di natura amministrativa. Non resta quindi che richiedere una consulenza professionale in materia. Puoi semplicemente chiamare, mandare una mail o compilare il form con i dati richiesti per poter essere contattati da un esperto e trovare facilmente le soluzioni più in linea con le specifiche esigenze di business.